La CAT esprime la sua massima soddisfazione per aver appreso, nella Conferenza stampa del 30 settembre scorso, dedicata alla: “Rete Tram-Treno del Luganese: 10 mesi di intenso lavoro per RTTL SA” che, così come concertato con la CAT nell’incontro avuto con il loro Direttore, Ingegnere Del Col, in data 21 maggio 2024, “di procedere suddividendo i compiti di progettazione in diversi mandati secondo pacchetti tematici. Questa scelta permette di coinvolgere il mercato in maniera capillare ed efficace e crea le migliori premesse per reclutare tutte le competenze necessarie ad affrontare le importanti sfide dei prossimi anni”.
Strategia che la CAT aveva peraltro già consigliato nel 2020 al Consiglio di Stato come quella migliore da perseguire, in virtù di “avere un occhio di riguardo per la nostra realtà economica suddividendo, per esempio, la procedura in più concorsi in modo tale da poter permettere la partecipazione ad un numero maggiore di studi di ingegneria e architettura del nostro territorio”.
Progettare con qualità, grazie alla ricerca delle competenze necessarie attraverso l’utilizzo di un concetto appropriato per allestire e strutturare i bandi per i mandati di progettazione, permette ai professionisti di avere uno sguardo positivo verso il futuro e dell’importante lavoro che dovranno svolgere. Siamo dunque soddisfatti di quanto esposto nella Conferenza stampa.
Nel merito la CAT auspica di restare anche in futuro a fianco di RTTL SA a sostegno degli alti obiettivi che si intendono raggiungere, da ambo le parti, con qualità e con le corrette tempistiche.
Di questo la CAT, guardando con fiducia al futuro, auspica un medesimo ruolo anche con il CdS, e si impegnerà per raggiungere la migliore intesa con il Dipartimento del territorio, con riferimento agli altri importanti progetti sul tavolo a livello cantonale e da realizzare con urgenza.
Da quanto è apparso dai mass-media, lo sguardo è in parte ancora rivolto al passato e con molto risalto ai ritardi sulle tempistiche per la realizzazione dell’opera del Tram-Treno che avrebbe dovuto, secondo gli intendimenti, essere conclusa nel 2027. Su questo la CAT deve forzatamente correggere le informazioni esposte nei servizi che risultano erronee e fuorvianti.
Innanzitutto, bisogna ricordare che come esposto dal Consigliere di Stato onorevole Zali: “Berna ha deciso che il Cantone non poteva portare avanti il progetto” e questo come committente dell’opera e per proprio errore, non a causa di ricorsi.
Di fatto questa affermazione basta a far comprendere che i ritardi nell’opera non sono derivati dai ricorsi inoltrati (oltretutto praticamente tutti vinti dai professionisti progettisti, a dimostrazione che erano i bandi e le conseguenti aggiudicazioni ad avere difetti), bensì dal fatto che il CdS non poteva essere il committente dell’opera, così come gli Uffici federali hanno poi sancito, portando a creare la RTTL SA. Questo dovrebbe essere da correggere, evitando che passi l’informazione che i ritardi siano derivati dai ricorsi dei professionisti che, secondo quanto esposto, volevano accaparrarsi i mandati: i ricorsi non hanno e non potevano creare ritardi su questa procedura che solo ora parte in modo corretto.
Peraltro, un ricorso che ottiene l’approvazione del tribunale, non dovrebbe mai essere visto come uno strumento che ha creato ritardo, bensì come un importante strumento democratico che garantisce la correttezza della procedura.
Come anticipato, la CAT, come effettuato con il nuovo referente per la rete del Tram-Treno del Luganese, vuole guardare avanti e ha offerto la sua massima disponibilità ad un dialogo e una collaborazione propositiva, attenta e oggettiva con il Dipartimento del territorio e la sua Divisione costruzioni.
La CAT auspica che questa collaborazione possa basarsi sul rispetto reciproco e delle singole parti.